Riforma della Pubblica amministrazione, il decreto "Madia" - Decreto-legge 24 giugno 2014 n.90 - è legge

 

 

Il decreto diventa "legge"

Equità, compensi pubblici, anticorruzione, semplificazioni ed efficienza con mobilità. Con si' definitivo della Camera dei deputati il decreto "Madia" sulla Pubblica amministrazione è diventato legge. I voti a favore sono stati 303, 163 i contrari, 9 gli astenuti.

Nella giornata del 5 agosto il Senato con 160 voti favorevoli e 106 contrari aveva approvato la fiducia sul maxi-emendamento interamente sostitutivo dell'articolo unico del disegno di legge (AS 1582) di conversione del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, recante "Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari". Il ddl, che recepiva le modificazioni già approvate dalla Camera dei Deputati (AC 2486 approvato il 31 luglio 2014) e quelle proposte dalla commissione Affari Costituzionali del Senato, è tornato ieri alla Camera in seconda lettura (AC 2486B) per l'approvazione difinitiva.

L'obiettivo del Governo, ha detto il ministro Madia intervenuta al Senato nel dibattito sul ddl, è quello di "uscire dalla rappresentazione decadente che oggi travolge la nostra amministrazione pubblica e che travolge anche il tanto di buono che c'è oggi nelle professionalità della pubblica amministrazione". Uscire dalla cultura del certificato per reimpostare il rapporto cittadino-macchina pubblica.

Di seguito alcune delle modifiche apportate rispetto al testo varato dal Consiglio dei Ministri.

Disciplina in materia di risoluzione unilaterale del contratto

Estesa anche ai dirigenti la norma, riformulata dalla Camera, che prevede il pensionamento anticipato d'ufficio per i dipendenti delle P.A., incluse le autorità indipendenti, che abbiano raggiunto il massimo dei contributi pensionistici (attualmente pari a 42 anni e 6 mesi per gli uomini e 41 anni e 6 mesi per le donne) e i 62 anni di età (al di sotto della quale opererebbero riduzioni percentuali del trattamento pensionistico). Resta escluso dall'àmbito di applicazione dell'istituto il personale di magistratura e i professori universitari, metre è innalzato a 65 il limite minimo di età per i responsabili di struttura complessa del Servizio sanitario nazionale.

Mobilità obbligatoria e volontaria

I dipendenti delle PA, possono essere trasferiti in sedi della stessa Amministrazione, o di un'altra Amministrazione, collocate nel territorio dello stesso comune ovvero a distanza non superiore a 50 chilometri dalla sede in cui prestano servizio. Sono esclusi da tale obbligo i dipendenti con figli di età inferiore ai tre anni, che hanno diritto al congedo parentale, e i soggetto tutelati dalla legge 104/1992.

Consulenze e incarichi dirigenziali a personale in quiescenza

Esteso anche agli Enti e alle Società partecipate il divieto di conferimento di incarichi di studio e di consulenza a titolo oneroso, a qualsiasi persona in quiescenza, si tratti di lavoratore privato o pubblico, già appartenente a quella o altra amministrazione. Gli incarichi a titolo gratuito sono invece consentiti con una durata non superiore ad un anno, non prorogabile, né rinnovabile, presso ciascuna Amministrazione.

Turn over nella Pubblica Amministrazione

Per garantire gli standard operativi e i livelli di efficienza ed efficacia del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, viene autorizzata l'assunzione di 1030 unità.

Divieto di richiedere al cittadino informazioni e dati

Inserito il divieto alle PA di richiedere al cittadino informazioni e dati
già presenti entro l'Anagrafe nazionale della popolazione residente.

 

tra gli altri punti di intervento:

Ricambio generazionale: viene eliminato l’istituto del trattenimento in servizio, che consentiva di restare in servizio dopo il raggiungimento dell’età pensionabile. L’obiettivo, come ha spiegato il Presidente Renzi nella conferenza stampa successiva al Consiglio dei Ministri del 13 giugno, in cui è stato approvato il decreto, è creare di nuovi posti di lavoro nella Pubblica amministrazione. I trattenimenti in servizio, in essere al 25 giugno, data di entrata in vigore del decreto, sono fatti salvi fino al 31 ottobre 2014, o fino alla loro scadenza, se prevista in data anteriore. Quelli già disposti e non ancora efficaci al 25 giugno sono revocati.
Per salvaguardare la funzionalità degli uffici giudiziari sono fatti salvi i trattenimenti in servizio dei magistrati e degli avvocati dello Stato, fino al 31 dicembre 2015. Inoltre le amminsitrazioni potranno disporre il pensionamento dei dipendenti che hanno raggiunto la massima anzianità contributiva, liberando ulteriori posti per nuovo asseunzioni. Sono vietati i conferimenti di incarichi dirigenziali o direttivi ai lavoratori in pensione, privati o pubblici.

Turn over: le amministrazioni dello Stato, le agenzie e gli enti pubblici non economici possono procedere, per l'anno 2014, ad assunzioni di personale a tempo indeterminato nel limite di un contingente di personale complessivamente corrispondente ad una spesa pari al 20 per cento di quella relativa al personale di ruolo cessato nell'anno precedente. La facoltà ad assumere è fissata nella misura del 40 per cento per l'anno 2015, del 60 per cento per l'anno 2016, dell'80 per cento per l'anno 2017, del 100 per cento a decorrere dall'anno 2018. Ai Corpi di polizia, al Corpo nazionale dei vigili del fuoco e al comparto Scuola si applica la normativa di settore. In questo modo, si semplifica il processo di assunzione, perché rimane solo il vincolo finanziario e viene meno quello relativo al numero di dipendenti.

Mobilità: è semplificato il ricorso alla mobilità, in quanto per quella volontaria, tra le amministrazioni centrali dello Stato, non è più previsto l'assenso dell'amministrazione di provenienza. L'unico criterio posto è che l'amministrazione ricevente abbia un numero di posti vacanti superiore rispetto a quella cedente. Per la mobilità obbligatoria è fissato il limite di distanza di 50 chilometri tra le amministrazioni, entro il quale il dipendente può essere adibito a qualsiasi amministrazione o sede.

Razionalizzazioni organizzative: vengono unificate le scuole di formazione delle amministrazioni statali, è soppressa l’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici e rafforzate le competenze dell’Autorità nazionale anticorruzione, sono razionalizzate le autorità indipendenti, è prevista la ricognizione degli enti pubblici e l’unificazione delle banche dati sulle società partecipate.

Misure di semplificazione: sono introdotte numerose semplificazioni per i disabili e per i malati cronici, è ridotto alla metà il contributo dovuto dalle imprese alle camere di commercio, sono semplificati e accelerati i controlli della Corte dei conti, sono accelerati i giudizi amministrativi in materia di appalti pubblici.


Rimodulazione del turn over. Vengono rimodulate le percentuali del turn over, per il quinquennio 2014-2018, che diventano più flessibili. Le amministrazioni possono procedere ad assunzioni che non superino il 20% delle spese sostenute per quanti sono usciti nel 2014, la percentuale si alza al 40% nel 2015 per arrivare al 100% nel 2018. Inoltre è prevista la proroga dei contratti a termine, stipulabili dalle province per specifiche necessità (già prorogati al 31 dicembre 2014). Mentre per alcune tipologie di lavoratori socialmente utili non saranno applicati i limiti assunzionali previsti, ma solo nel caso in cui il costo del personale sia coperto da specifici finanziamenti.

Abolizione del trattenimento in servizio. Viene abrogato l'istituto del trattenimento in servizio: le pubbliche amministrazioni, quindi, non potranno più trattenere il personale oltre l'età di pensionamento.

Insegnamento universitario. Diventa più facile ottenere il “patentino” per diventare professori universitari. Infatti saranno sufficienti 10 pubblicazioni (non più 12) per presentare la candidatura. Inoltre saranno rivisti i criteri di valutazione.

Anticorruzione. Potranno essere commissariate anche le società appaltatrici dei lavori, coinvolte nelle inchieste per corruzione. Al Presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione vengono assegnati compiti di alta sorveglianza, al fine di garantire la correttezza e la trasparenza delle procedure connesse alla realizzazione delle opere dell'Expo 2015.

Diritti di rogito. Per quanto riguarda l'organizzazione degli enti territoriali, viene eliminata l'attribuzione ai segretari comunali e provinciali delle quote loro spettanti dei diritti di segreteria e del diritto di rogito.

Autorità indipendenti. I componenti delle authority pubbliche dovranno aspettare 5 anni per poter essere nuovamente nominati in un'altra autorità. La razionalizzazione delle strutture deve prevedere una concentrazione del personale nella sede centrale non inferiore al 70%.

Banca d'Italia. I dirigenti di Bankitalia e dell'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, per un periodo non superiore a due anni dalla cessazione dell'incarico, non potranno intrattenere rapporti di collaborazione, consulenza o impiego con i soggetti regolati.

RIDUZIONE DIRITTI CAMERALI, -50% MA IN 3 ANNI. I dimezzamento delle somme dovute dalle imprese alle camere di commercio ci sarà, anzi la prospettiva è l'abolizione. Ma la sforbiciata arriverà con gradualità, come richiesto da Unioncamere. Il taglio viene infatti spalmato in tre anni: nel 2015 la riduzione sarà pari al 35%, nel 2016 al 40%, con il dimezzamento slittato al 2017

Tar. Sono salve le sezioni distaccate dei Tar, che si trovano nelle città sedi di corti d’appello (Salerno, Reggio Calabria, Lecce, Brescia e Catania). La soppressione delle altre sedi slitta di quasi un anno (dal ottobre 2014 a luglio 2015).

SEMPLIFICAZIONI, MODULI ONLINE. Il decreto lancia il vademecum per la sburocratizzazione, con moduli standard per l'edilizia e l'avvio di attività produttive (Scia), da scaricare su www.impresainungiorno.gov.it.
Sempre sul fronte informatizzazione, il dl mira anche a velocizzare il processo amministrativo digitale.

TETTO STIPENDI MANAGER. Viene abbassata del 20% la remunerazione per i membri dei Cda delle società partecipate che lavorano pressoché esclusivamente per la Pa.

STRETTA ASPETTATIVE MAGISTRATI. Le toghe che ricoprono incarichi in uffici di diretta collaborazione con la Pa, pure se solo di consulenza giuridica, non possono più godere dell'aspettativa, devono quindi per forza andare fuori ruolo, posizione per cui gli spazi non sono infiniti (la durata massima è di 10 anni). La regola però non vale per coloro che hanno già incassato il 'diritto' all'aspettativa.