DEBITO PUBBLICO

Il debito pubblico rappresenta la consistenza del debito del settore pubblico, comprensivo del debito fluttuante (e gli altri debiti a breve) e dell’indebitamento verso la Banca d'Italia. Nella Procedura dei Disavanzi Eccessivi (PDE) il debito pubblico è definito come il totale consolidato delle passività finanziarie lorde delle Amministrazioni pubbliche in essere al 31 dicembre di ciascun anno, valutate al valore nominale di emissione (Trattato UE e Regolamento del Consiglio delle Comunità Europee n. 3605 del 1993).

I dati del debito delle Amministrazioni Pubbliche per gli anni 2010-2013 sono quelli pubblicati dalla Banca d'Italia. Alla fine del 2013 il debito pubblico, misurato al lordo degli interventi di sostegno finanziario all'Area Euro, era pari a 2.069.216 milioni di euro (132,6% del Pil). Rispetto al 2012 il rapporto tra il debito delle AP e il Pil è aumentato di 5,6 punti percentuali.

Tavola 15 - Indebitamento netto, stock di debito pubblico al 31 dicembre e spese delle amministrazioni pubbliche. Anni 2010 - 2013 (dati in milioni di euro)

 

 

 

 

 

 

 

2010

2011

2012

2013

 

(b)

(c)

(c)

(c)

Indebitamento netto

-69.919

-59.112

-47.356

-47.345

di cui:

 

 

 

 

- Amministrazioni centrali

-66.868

-58.851

-50.949

-48.407

- Amministrazioni locali

-8.222

-3.434

967

-121

- Enti di previdenza

5.171

3.173

2.626

1.183

 

(b)

(b)

(b)

(b)

Debito pubblico

1.851.256

1.907.564

1.989.473

2.069.216

Stock al 31 dicembre (valore nominale)

 

 

 

 

Per categoria:

 

 

 

 

Monete e depositi

156.861

153.226

160.191

158.388

Titoli, esclusi gli strumenti finanziari derivati

1.548.626

1.604.488

1.655.291

1.735.246

a breve termine

129.862

131.181

151.600

140.626

a lungo termine

1.418.763

1.473.307

1.503.691

1.594.620

Prestiti

145.769

149.850

173.992

175.581

a breve termine

15.354

16.836

18.895

16.270

a lungo termine

130.415

133.014

155.097

159.312

 

 

 

 

 

 

(b)

(c)

(c)

(c)

Spese delle amministrazioni pubbliche

 

 

 

 

Investimenti fissi lordi

33.424

31.985

29.932

27.166

Interessi passivi PDE

71.153

78.397

86.474

82.041

p.m.: Interessi passivi SEC95 (d)

69.206

76.538

84.562

78.810

 

 

 

 

 

 

(b)

(b)

(c)

(c)

Prodotto interno lordo ai prezzi di mercato (PIL)

1.551.886

1.579.946

1.566.912

1.560.024

 

 

 

 

 

 

a) I totali possono non corrispondere alla somma delle componenti per gli arrotondamenti effettuati.

b) dati definitivi

c) dati provvisori

d) Gli interessi passivi secondo le regole dettate dal SEC95 (Regolamento CE n. 2223/96) e successive modifiche (Regolamento CE n. 2558 del 3/12/2001), differiscono dagli interessi passivi PDE calcolati ai fini della Notifica dei parametri di Maastricht (come da Regolamento CE n. 351/2002). La differenza riguarda il trattamento delle operazioni di swap. Nella Notifica infatti gli swap sono da considerare a tutti gli effetti interessi e incidono quindi sul calcolo dell’indebitamento, mentre nei conti secondo il SEC95, tali operazioni sono considerate partite finanziarie con impatto nullo sull’indebitamento.

 

Il debito, a fine dicembre 2012, rappresentava il 127 per cento del Prodotto Interno Lordo (PIL), in crescita del 6,2 per cento rispetto alla fine dell’anno precedente e del 7,7 e 10,6 per cento rispetto al valore del 2010 e del 2009.

Tale dinamica ha risentito particolarmente dell’andamento negativo del PIL che nel 2012 è diminuito in volume del 2,4 per cento rispetto all’anno precedente come conseguenza della crisi finanziaria tuttora in corso - Fonte: MEF, Documento di economia e finanza 2013 – deliberato dal Consiglio dei Ministri il 10 aprile 2013-

A luglio 2014 il debito pubblico è aumentato rispetto a dicembre 2013 ed è pari a 2.168.600,00. Pertanto il 2014 dovrebbe chiudersi con un rapporto debito/PIL (al lordo dei sostegni finanziari agli altri Stati membri dell’UEM e dei debiti pregressi della PA) pari al 131,6 per cento, comunque inferiore rispetto a quello programmato nel DEF, 134,9 per cento, in gran parte a causa delle revisioni statistiche che hanno riguardato sia la diversa classificazione delle poste che compongono il livello del debito pubblico sia di quelle che compongono il PIL. Il livello del debito, inoltre, è stato modificato anche in relazione alla diversa definizione del perimetro delle Amministrazioni pubbliche. La Tabella seguente espone i livelli programmatici del rapporto debito/PIL della Nota di aggiornamento e del DEF 2014.

TABELLA 16 - Andamento programmatico del rapporto debito/PIL delle PA Confronto tra Nota di Aggiornamento e DEF 2014 (in % PIL) -FONTE: Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2014 (Doc. LVII, n. 2-bis)

 

2013

2014

2015

2016

2017

2018

Nota aggiornamento

 

 

 

 

 

 

al lordo dei sostegni

127,9

131,6

133,4

131,9

128,6

124,6

al netto dei sostegni

124,4

127,8

129,7

128,2

125,0

121,0

DEF 2013

 

 

 

 

 

 

al lordo dei sostegni

132,6

134,9

133,3

129,8

125,1

120,5

al netto dei sostegni

129,1

131,1

129,5

126,1

121,5

116,9

Nota: il quadro programmatico indicato nella Nota di aggiornamento del DEF 2014 sconta per il 2014 proventi da privatizzazioni pari a 0,28 per cento del PIL. Per gli anni 2015-2018, invece, le stime includono un ammontare di proventi da privatizzazioni e dismissioni immobiliari pari a circa 0,7 punti percentuali di PIL all’anno e scontano l'ipotesi di un'uscita dalla Tesoreria Univa a partire dal 2018 anziché dal 2015. Tali stime includono anche i proventi derivanti dal rimborso dei bond finanziati dal Tesoro al Monte dei Paschi di Siena per 3 miliardi nel 2014 e circa 1 miliardo nel periodo 2015-2016. Nel DEF 2013, tali effetti sono, invece, presi in considerazione in misura pari a 1 punto percentuale di PIL all’anno per tutto il periodo 2013-2017.

Per la prima volta Eurostat ha pubblicato i dati relativi al debito pubblico degli Stati europei sulla base de metodo di calcolo European System of Accounts 2010 (ESA 2010) -L’European System of Accounts 2010 (ESA 2010), ha sostituito l’ESA 1995 e si è integrata con il System of National Accounts 2008. Questa nuova metodologia toglie gli investimenti per ricerca e sviluppo dalla voce "spese", deteminando un aumento del PIL (soprattutto per i Paesi piu’ innovatori).

Alla fine del secondo trimestre il debito/pil nell’Eurozona era al 92,7% rispetto al 91,9% del primo. Rispetto a un anno prima il debito/pil è aumentato da 91,7% a 92,7% per l’Eurozona e da 85,1% a 87% per la Ue. Nel secondo trimestre del 2014 il  debito pubblico italiano si attesta al 133,8% del prodotto interno lordo. Fra i Paesi della Ue per cui è disponibile la nuova metodologia, l’Italia segna il rapporto più alto fra debito e Pil, seguita dal Portogallo (129,4%) e dall’Irlanda (116,7%) -IL SOLE 24 ORE, Italia prima in classifica nel rapporto debito-Pil (133,8% nel secondo trimestre 2014), 23 ottobre 2014 - .

Il Fiscal Compact dispone che «quando il rapporto tra il debito pubblico e il prodotto interno lordo di una parte contraente supera il valore di riferimento del 60%, tale parte contraente opera una riduzione a un ritmo medio di un ventesimo all’anno», e prevede che l’inosservanza del criterio relative al debito possa dar luogo alla procedura per disavanzi eccessivi prevista dall’art. 126 del Trattato dell’Unione.

 

debito pubblico italiano per settori detentori al 31 dicembre 2015